maurizio pegoraro

maurizio pegoraro


   Si, lo ammetto, una volta mi piacevano le moto, anche se in famiglia la musica ha sempre aleggiato feconda. Fu cosi’ che quel giorno di sabato passando davanti al negozio di strumenti musicali, spesi tutti i miei soldi per acquistare un paio di Bongò, anziche’ la nuova testata della mia moto. Un po’ coi capelloni all’inizio e poi affinandomi a suon di corsi e controcorsi, ho intrapreso l’avventura musicale con una marea di gruppi. Poi sempre la marea -credo nel 1992- mi ha fatto approdare a Venezia. Con un taxi sono arrivato alle Vignole per incontrare i Batisto, loro mi hanno accolto come un “campagnolo facoltoso”. Dopo un lungo periodo sabatico sono ritornato tra loro, ancora oggi qualcosa mi sfugge, e mi domando dove sia la verità: forse tra i ritmi estenuanti che la vita moderna ci impone? O tra i ritmi caldi e solari dei BatistoCoco?